Poesia del giorno: Otto
Questo lo scrivo al tuo sesso immondo
e casto, perchè tu sei madre pura
per tuo figlio di cui sei nome e terra
che per soffrir il suo non esser più tondo
cercò in morte e parole la cura
che per stupro ed ebrezza fece guerra
dimmi beata perla
se posso possedere la tua carne
picchiandoti per bere le tue lacrime
rosa per sempre vergine
dopo aver mangiato il tuo corpo farne
l'unico che appartenga al paridiso
per il gusto di baciare il tuo viso.
Ti prego perch'io non posso comprendere
che son femmina persin le tue dita
e io le desio, come le unghie e i pïedi
che senza terra non si può distendere
il cielo, e anche tu domandi aita
e per il caldo sangue al desio cedi
e coi tuoi occhi vedi
lo sconforto d'esser nata mortale
ch'il gioco umano è senza speranza
angelica sembianza
figlia di eva, monda d'ogni male
come puoi pianger com'una bambina
se l'Alto ti fece del ciel regina.
Prega per me, oh maestra di gioia
che più io non pianga d'esser di cenere
non tema il fango, beata tu sia
ch'io possa vincer il dolor e la noia
per donar la carne mostra l'itinere
donasti il tuo seno, Santa Maria
donna, amante pia
desti il tuo assenso d'amor impazzita
l'anima confusa con la tua pelle
coronata di stelle
per questo di sacro ardore riempita
baciami con la tua bocca beatrice
che nulla ti può render peccatrice.
Ti prego perchè vivo il tuo dolore
maledetto il dì che l'angelo scese
ad annunciarti che fosti ordinata
come poteva negarsi il tuo cuore
che di non sbagliar la speranza rese
da scelta la triste sorte fù data
vergine addolorata
dal soffrir di quanto avevi più caro
di colui ch'a orrida fine è nato
se esiste sia dannato
il Padre di un mondo sì tanto amaro
godi della libertà di Sua assenza
per ciò il tuo corpo nel ciel è presenza.
Ti prego rosa mistica
perchè in eterno ripeto l'errore
unico deve esser il mio disio
paragonarmi a Dio
i miei fratelli di me hanno orrore
perchè volli accarezzar i tuoi capelli
corti, e baciare i tuoi seni belli.
10 commenti:
Noto negli ambienti dell'Università Statale di Milano con questo pseudonimo, eccovi l'autore d'origine sudamericana(l'ho saputo per caso) di questa bellissima poesia,degnissimo abitante di Budapest.Benvenuto Octavio. Si ricomincia: beati coloro che hanno molto da raccontare.
Si vive forse per raccontare il vissuto?
La vita basta a se stessa?
Se sì,quando e come?
W l'Emilia,w Modena,w il bicchiere, croce e delizia delle anime inferme/in aspettativa/in mobilità.
E' tutta una questione di precarietà.
poi cazzo,lo "sconforto d'esser nata mortale"...qui è meglio di far l'amore.
Ricordo, il 24 ottobre che a Milano Otto recitò questa Poesia davanti a me e Bacco...Nel leggerla non posso dimenticare la passione ed il "dolore fra i denti" che il suo spirito emetteva nell'estendersi con infinita curiosità.
Questa POESIA è un capolavoro anche se io non adoro la scrittura classica, che comunque non è propriamente parte di questo componimento...E' solo una scia solitaria che "si appresta" a ricordare un metodo, magari un'opinione verso uno stile delineato...
Questa POESIA è piena di capacità!
E' piena di sensazioni "ereditarie"!
Piena di enfasi, ritmo e "benedizione(maledizione)degli IDDEI...
"I miei fratelli di me hanno orrore"!
Clandestinità costretta...
Emarginazione razionale...
Monomanie reali di costanza...
Complimenti!
Sfortunatamente non mi capità proprio spessissimo di leggere pensieri che hanno un anima!
octavio jose ruiz carbonara
in lacrime immobile dinanzi la bara
Otto poeta che amerete
parola di amico e di mobiliere
L
Octavio Jose Carbonara Ruiz è la persona più stilnovista che io conosca. Le sue poesie classiche hanno allietato parecchi dei momenti più hippy della mia esperienza (per fortuna non ancora terminata) alla amatissima Università Statale di Milano. Alba di luglio a Parco Lambro su tutto. E lui lo sa.
Dotato, inoltre, di ottima capacità di esposizione poetica. Nonostante abbia una poetica totalmente diversa dai miei poeti preferiti, è forse la persona che più volentieri ascolto nell'esporre i suoi versi perchè dolci e disperati come il suo animo di ermeneuta.
Se amo così tanto il chiostro della mia università lo devo a lui e ai suoi sacchi del primo anno (vedi la mia canzone "Il condominio").
Per sempre croce e delizia della mia identità è stato lui ad assegnare il soprannome di Baudelaire (obbligandomi a condurre un'esistenza da poeta maledetto).
Teoreta per vocazione, 8 mantiene una componente estetica molto forte nel suo approccio alla vita.
Questa è la mia presentazione di uno dei miei migliori amici.
Gianluca Grasso detto "Baudelaire"
molto bella, complimenti
e ricordiamo che Gianluca Grasso prima dell'intervento demiurgico di Octo preferiva farsi chiamare
Poochie
Chissà quale fosco destino si sarebbe rivelato, ora, se il potente Octavio non fosse intervenuto con la sua saggezza e il suo colpo d'occhio
Tremo al pensiero d'un mondo senza Otto!
bellissima questa poesia
essendo lunedi
un lunedi triste
consiglio come colonna sonora i
(the smiths)
buona giornata
E finalmente un altro dignitosissimo membro di CHIOSTROCARO sul blog. Bravo Otto, w l'ermeneutica e i versi in legnaia.
se esiste sia dannato
il Padre di un mondo sì tanto amaro.Un rapporto con la divinità più profondo ma non per questo più chiaro...
Otto è una di quelle persone che nei giovedi pomeriggi di maggio hanno segnato i cambiamenti nella mia vita. In stataale un nuovo gruppo, destinato in tanti suoi elementi ad unirsi si formavo, sentro di me si formava un sentimento nuovo, mai provato.
Colgo l'occasione per salutare tutto chistrocaro nell'attesa di rifarlo con nuovi stimoli.Qui l'elenco dlla formazione di Chiostrocaro, tanti i presenti mercoledi,spero di non dimenticare nessuno: Gianluca Grasso (si prorpio lui,ci conoscemmo lì), Comasco, Otto (si lui), Pigi, Jakpot, Marcello Sottocorno 'Nonno Sassaroli', Turandot, Rizla, Fabri io?, Flo, Gitana, Martina, Marty, Gio, Cami, Ste Pizzo, Fra, Mery, Enza, Fra Ciraci, Elena penny,Lisa, Marghe, Nicola,Leone.
PACE ALLE VOSTRE ANIME PER RIMANERE IN TEMA.
E iu!?
sob... dimenticato...
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