giovedì 19 giugno 2008

Luis Mizón

IV

Dipingo con gli occhi chiusi
il cammino astratto del tuo corpo
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del tuo balcone io sarò il balcone
con la mia mano arrugginita
di cemento quasi trasparente
ti terrò in alto
come il sogno d'un marinaio
addormentato su una tavola
sarai una donna d'acqua
una cascata che si invola
la sola che lascia le mie dita umide
di luce e d'acqua salata
terrò il tuo segreto
non sono che la tua sete.


Da La casa del respiro (La Vita Felice, 2008)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Non me la meritavo questa corona di spine...ipse dixit

daventi ha detto...

bella poesia, non mi piace solo una cosa, la frase: del tuo balcone io sarò il balcone
per il resto è stupenda
saluti a budapest