sabato 12 aprile 2008

Il Sabato del Villaggio: J.F.Kennedy

(...)Ciò che vale per questa città, vale per la Germania. Una pace veramente durevole
in Europa non potrà essere assicurata fino a quando a un tedesco su
quattro si negherà il diritto elementare di uomo libero, e cioè quello della libera
scelta. In diciotto anni di pace e di buona fede, questa generazione tedesca
si è guadagnata il diritto di essere libera e con esso il diritto di unire le
famiglie e la nazione in pace durevole e in buona volontà verso tutti i popoli.
Voi vivete in un'isola fortificata della libertà; ma la vostra vita è parte della vita
del mondo libero. Vorrei quindi chiedervi, concludendo, di levare il vostro
sguardo al di là dei pericoli di oggi e verso la speranza di domani, al di là della
semplice libertà di questa città di Berlino o della vostra patria tedesca e
verso il progresso della libertà dovunque, al di là del muro e verso il giorno
della pace con giustizia, al di là di voi stessi e di noi, verso l'umanità tutta. La
libertà è indivisibile, e quando un uomo è in schiavitù, nessun altro è libero.
Quando tutti saranno liberi, allora potremo guardare al giorno in cui questa
città sarà riunita - e così questo Paese e questo grande continente europeo - in
un mondo pacifico e ricco di speranza.
Quando questo giorno infine verrà - e verrà - la popolazione di Berlino Ovest
potrà avere motivo di misurata soddisfazione per il fatto di essersi trovata
sulla linea del fronte per quasi due decenni. Tutti gli uomini liberi, ovunque
si trovino, sono cittadini di Berlino. Come uomo libero, quindi, mi vanto di
dire: Ich bin ein Berliner.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

a parte la retorica da guerra fredda e contrapposizione fra due poli:
applausi per jfk, uomo che, nonostante qualche macchietta, si è sempre fatto portavoce dell' equità nel mondo e della libertà e dei diritti

Anonimo ha detto...

a parte la retorica da guerra fredda e contrapposizione fra due poli:
applausi per jfk, uomo che, nonostante qualche macchietta, si è sempre fatto portavoce dell' equità nel mondo e della libertà e dei diritti

Anonimo ha detto...

a parte la retorica da guerra fredda e contrapposizione fra due poli:
applausi per jfk, uomo che, nonostante qualche macchietta, si è sempre fatto portavoce dell' equità nel mondo e della libertà e dei diritti

Anonimo ha detto...

a parte la retorica da guerra fredda e contrapposizione fra due poli:
applausi per jfk, uomo che, nonostante qualche macchietta, si è sempre fatto portavoce dell' equità nel mondo e della libertà e dei diritti