martedì 15 aprile 2008

Poesia del giorno: Alessio Caccavale

SCOMMESSA A UN POSTO DI BLOCCO

Sono di fretta, mi lasci passare.
Mi hanno appena pagato,
DEVO scommetter la vita su cose truccate.
Sempre.
Si può? Ci può scommettere agente,
e ogni volta pensando di vincere.
E la sua folle velocità, il cellulare,
la cintura e i fari?
Mi gioco tutto, ce n’è anche per lei,
se mi lascia andare.
Come premi può ritirare fallimenti,
in contanti, da noi in caserma.
Come promesse di felicità,
le inviamo a casa,
assegni postdatati.
Tutti vivono per soldi,
ed io che respiro promesse,
salto un passaggio e fingo
di adattarmi allo spietato mondo
di sigarette senza filtro,
birre senza alcol,
guida senza patenti.
Ha vinto l’Inter ieri sia allegro…
-Provare a sfogliare una gazzetta rosa,
non mi rende parte del tutto,
solo filo interdentale per denti marci,
come quelli della sua bocca schifosa.
Ha gli occhi gonfi e neri,
di giuramenti irreali
e fazzoletti sporchi di muco
pieno di cocaina.
Sono nauseato,
chissà che andare a piedi
non mi tolga un po’ di merda di dosso.
Si tenga tutto,
cambio lavoro,
sarò un cacciatore di mulini a vento,
a caccia di rose.
Fiori tremate.
Ed ho già la tessera del sindacato.
Comprerò un fucile ad aria compressa
E poi bam bam bam…-
Ci vediamo in caserma domani
Ci può scommettere…

4 commenti:

Fabio Paolo Costanza ha detto...

Siamo un Paese senza memoria.

Anonimo ha detto...

purtoppo oltre alla memoria mancano altre cose altrettanto importanti: siamo finiti dalla padella alla brace...
teniamodi stretti quel che abbiamo finche ce l'abbiamo ancora!
buona giornata!

grande ale bella poesia come sempre!

Anonimo ha detto...

si è ormai persa la capacità di pensare. Le sorti del peggiore paese del mondo sono in mano di nuovo al fascismo.E questa volta senza stregue di residui di ars politica, bensì accompagnato a braccetto da un partito che andrebbe messo fuorilegge, un partito xenofobo, razzista, mistificatore. Il grande obiettivo millantato da 10 anni è stato raggiunto, i comunisti sono fuori dal governo.Le fasce più deboli della popolazione ora non saranno più rappresentate neppure da uno sgangherato partito, saranno figlie del proprio destino. Invito tutti i precari, i lavoratori a progetto figli dei cococo e della successiva legge 30 a mettersi per 5 anni il cuore in pace.Per questi 5 anni contratto a tempo indeterminato, senza ferie e tredicesime, tra nepotismi,logica del capitale più aggressiva, alcun diritto per i lavoratori, manipolazioni di coscienze mediatiche. In tutto questo ci troviamo di fronte ad un voto futile, checchè ne abbiano detto durante la campagna elettorale. Ancora una volta nel gioco del panino elettorale pronto da tempo, la democrazia cristiana regge, ed i comunisti sono spazzati via. Rinnegare i padri, i morti, le ideologie, le rivoluzioni, il 68, a poco ha portato se non ad una guerra tra cugini di sinistra in cui entrambi si sono rivelati Abele e Caino guardava tranquilla. La sinistra, credendo di aver capito il gioco strizzando l'occhio al gioco di potere e credendo di sedurlo, si è ritrovata di un tratto culo a terra, e si è rubata voti a vicenda.Il tutto mentre i cosidetti estremisti pagano un coinvolgimento di governo più che moderato, con timidi assensi sulle questioni di vitale importanza. Un filo di superbia non ha portato a capire la stanchezza di un elettorato stufo di un falso bipolarismo.Prima si votava un'idea di partito, una logica capitalistico-borghese contro una socialproletaria. In Italia, dopo averci tolto l'uso della parola socialista con l'avvento di Craxi(pace all'anima di Pietro Nenni), ci viene tolta la parola comunista dal vocabolario del parlamento. Una parola che, nel senso più italiano del termine significa libertà,eguglianza, diritti del lavoro e di una vita degna. Da oggi ci è stata tolta la dignità, e con piacevole assenso dei più. La memoria popolare è corta, non ricorda le vecchie malefatte, presto sarà risvegliata. Resta ora il sogno di ricostruire una vera sinistra, che nel tentativo di togliere falce e martello ha aperto e chiuso il suo programma. L'americanizzazione è andata per ora a buon segno, gli elettori hanno scelto tra la simpatica copia e l'originale, l'originale. Più i medievali.Pazzi e sconsiderati. Resta ora, dopo una sconfitta di proporzioni immani, la necessità di ricostruire una classe dirigente forte, di contatto con gli operai ed i sindacati. Perchè la politica non può essere solo tv. E' caduto un altro muro di Berlino, per la felicità di molti. Resta ora da individuare il prossimo colpevole.Dopo un immobilismo politico arriva l'epoca delle grandi e paurose riforme, e non è escluso che si venga trascinati in altre guerre, noi fidi alleati del padrone.
Un padrone che è riuscito ad infilarsi nelle mense con gli operai, a convincerli di essere dalla loro eliminando qualcuno, ed al momento giusto pensare di aver sbagliato, un vero peccato. In questo momentoin cui si è a terra bisogna riprendere il movimento civile. Siamo in una nuova pagina politica che già puzza; viviamo nell'unica epoca in cui i movimenti sociali e le rivolte sono state demonizzate. Il risultato dopo 40anni è questo. Invito a reagire ad uno stato di cose aberrante, ad una concentrazione di poteri tutte in una mano, vicine alla mafia. Per la prima volta in un paese europeo continentale sparisce il patito dei deboli, che era ilpiù forte fino all'80'. per la prima volta siamo completamente in mano alle forza conservatori. Ho comprato un impermeabile nuovo, stanno per arrivarci addosso parecchi chili di merda.

Per me Budapest è anche un diario,la poesia è anima e l'anima se si è tristi va sfogata. Questo pensiero non potevo trattenerlo.

Ale O

Berto ha detto...

sono in lutto