venerdì 9 maggio 2008

Poesia del giorno: John Sbranza



Via Roma

Se chiudo gli occhi e ricordo a quand’ero felice
trovo solo immagini sfumate di aspettative incomplete passate per vizi
e vicissitudini tette sberle e schiaffi come gocce di denaro sugli occhi
Il possesso è la rovina dell’amore ed io forse vivrò di possessi
ma almeno non soffrirò del dolore della tua rovina che mi dimentica
Mi sono comprato la forza di litigare lavorando venti ore al giorno
e le mie camere di sofferenza ancora non mi volevano coccolare
Voglio sentire il tuo nome urlato tra le soglie del rancore
e poi drogarmi senza senso, … ma non posso!
… E se le nuvole avessero pazienza,
si vedrebbe luce negli occhi guardare la vera pena
bruciare sotto un sole ignorante.
Se mi battessi per un tuo sorriso
perderei l’armonia delle parole insane e costanti
per questo preferisco tacere pulito
adagiato fra le tende dei miei incubi.

2 commenti:

Fabio Paolo Costanza ha detto...

Chiudiamo in bellezza questa settimana con il grande John.
Buon week end.

Anonimo ha detto...

un bentornato a sbranza tra le vie di budapest, un ben tornato a un fratello ferito ma sempre graffiante

Pornaghi