mercoledì 7 maggio 2008

Poesia del giorno: Davide Canzi


Pesci fuor d'acqua

immersi in questo oceano
di disperazione,
sfioriamo la superficie
ruvida del fondo,
scavando nuove fosse,
per obiettivi morti,
galleggiando sulle delusioni,
restando a mezz'aria,
senza avere sicurezze,
sotto i piedi,
senza avere certezze,
sopra la testa,
navighiamo senza meta,
persi nella vita,
la routine di ogni giorno,
ci deteriora lo spirito,
gli appariscenti momenti felici,
sono meteore,
che brillano per qualche istante,
illudendoci di poter
far parte del firmamento.
E' solo un gran tuffo a capofitto,
in pozze di vino macerato,
rancide aspirazioni,
ci aspettano sul fondo di un bicchiere,
apatia in ogni sorso,
e frustrazione dell'io.
Anche l'autodistruzione,
è tristezza pura...
Nuvole ci guardano,
e corrono veloci,
per non essere contagiate.

4 commenti:

Fabio Paolo Costanza ha detto...

Buona giornata a tutti.

Anonimo ha detto...

io immaginavo delle pietre...laude al maestro Michelangelo J. s.p.Mazzo

Anonimo ha detto...

bella davide, bella davvero, continua il tuo indubitabile progresso
a quando il nuovo libro

baci e a stasera al tamburine

Paolo

daventi ha detto...

grazie paolo

sempre onorato
il prossimo libro in fase di assemblaggio e devo trovare una buona proposta di pubblicazione vedro il filo che mi dice...

saluti a budapest

a stasera