Erminio Giunta
Siedo e osservo
schierate in fila di fronte a me
le teste impalate
di tutti i miei io,
mentre tu
immobile nel tuo labirinto,
tra odor di cenere
e di sangue
scuoti a tempesta
le tue catene
e stringi forte
la luna tra i denti.
Non c'è nessuno
che ci possa,
che ci voglia salvare,
mia triste regina,
nè esiste ragione per farlo:
è questo il nostro destino,
sacrificati su un altare
troppo grande
troppo bianco per noi,
arsi sul fuoco sacro,
che tanto amavamo osservare.
4 commenti:
Penso che il dipinto di Albrecht Durer (1471-1528) materializzi al meglio questi versi meravigliosi.
grande erminio giunta!!!
è tornato con un pezzo stupendo
un complimenti è dovuto!
veramente bella
ciao a tutta budapest
ci si vede presto tra le vie della brianza
dave-
Grande Mino! Sarà anche che non scrivo da mesi (ringraziami, Mondo!), ma i suoi lavori mi colpiscono sempre a fondo
LtV
pezzo davvero bello mino, un inchino
a presto
non scrivo da tempo ma gestisco meglio le emozioni e scopo di piu
che il vino sia sempre con noi.
alexin kafkavalen
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