La domenica poesia d'autore: Eugenio Montale
Meriggiare
Meriggiare pallido e assorto
presso un rovente muro d'orto,
ascoltare tra i pruni e gli sterpi
schiocchi di merli, frusci di serpi.
Nelle crepe dei suolo o su la veccia
spiar le file di rosse formiche
ch'ora si rompono ed ora s'intrecciano
a sommo di minuscole biche.
Osservare tra frondi il palpitare
lontano di scaglie di mare
mentre si levano tremuli scricchi
di cicale dai calvi picchi.
E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com'è tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.
Da "Ossi di seppia"
6 commenti:
"Ho scritto poesie e per questo sono stato premiato,ma sono stato anche bibliotecario,traduttore,critico letterario e musicale e persino disoccupato per riconosciuta insufficienza di fedeltà a un regime che non potevo amare.Pochi giorni fa è venuta a trovarmi una giornalista straniera e mi ha chiesto:come ha distribuito tante attività cosi' diverse? Tante ore alla poesia, tante alla traduzione, tante all'attività impiegatizia e tante alla vita? Ho cercato di spiegarle che non si può pianificare una vita come si fa con un progetto industriale. Nel mondo c'è un largo spazio per l'inutile, e anzi uno dei pericoli del nostro tempo è quella mercificazione dell'inutile alla quale sono sensibili particolarmente i giovanissimi."
(tratto da "E' ancora possibile la poesia?" Discorso tenuto all'Accademia di svezia il 12 dicembre 1975 - Eugenio Montale - Genova 1896 Milano 1981)
J.S.
Grande Montale,a capodanno tutti alle Cinque Terre ad estirpare i vigneti
Grande Montale,a capodanno tutti alle Cinque Terre ad estirpare i vigneti
Montale copione, ne ho fatta una uguale, solo che adesso quello bravo è lui perchè l'ha scritta prima. Bisogna cambiare la mentalità del copyright: il vero autore è quello che ha scitto per ultimo.
Montale mi ha fatto del male.
Matteo
Giusto Eusebio Pozzoli
se maometto non va da montale, montale va da maometto.
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