lunedì 11 giugno 2007

Poesia del giorno: Paolo Ornaghi


CHARLES


Nel pomeriggio crollo
nei caldi pomeriggi estivi mi prende la stanchezza più grande
e, per Dio, il pomeriggio crollo.
E non ho voglia e ho sonno,
un sonno che non riesco a trattenere.

Quando fa freddo, le verruche del mio spirito,
contagiano di germi
i centri commerciali pullulanti di genti
e il dolore di vivere
è la mia più bella e sincera verità
e il mio animo gonfio di birra
è più triste di tutti gli alberi di Natale spenti, morti, desueti
sulle strade del freddo.

4 commenti:

Fabio Paolo Costanza ha detto...

A voi dalla Brianza un altro mobiliere

Anonimo ha detto...

E Hank Bukowski che ne ha scritta una uguale.
Ma uguale uguale.
Forse ha ragione matteo: il copyright vero segue la regola dell'Ultimo Chiuda La Porta

ABBASSO GLI "OMAGGI"
VIVA CHI TROVA LE PROPRIE PAROLE

Anonimo ha detto...

odio i lunedi!!!!!!
soprattutto dopo serate pesanti.

Anonimo ha detto...

ma perchè mai la poesia dovrebbe essere una "decadenza"??

Perchè sottotitolare il sito "...di poesia e di altre decadenze contemporanee?"

Sempre questa idea di sfacelo, che gira e rigira...fa molto "cool".
Ma qui ci sono veri poeti? chissà...