venerdì 15 giugno 2007

Poesia del giorno: Lorenzo Balducci


Quaranta Haiku in Un’Ora


Sassofono, musica lavica….
Non è possibile toccare le tue mani
c’è un cartello che spiega chiaramente
“”Non sfiorarmi ed salirò diritta in paradiso”
Ma c’è il problema che io non credo in dio
e sopra le tue dita costruisco il nostro inferno con la terra,
guerra,
atterra la nave spaziale degli ultimi alieni rimasti nel cielo.
Sono solo baci, solo carne è.
Solo sputo, che lecco.
Solo sputo che lecco e mi piace
Solo il sapore comune di mutande e vagina.
Potrei togliermi il cervello per vedere se rimani,
nel cranio,
se resti infilata nel midollo spinale,
ma non ho più gli occhi.

17 commenti:

Fabio Paolo Costanza ha detto...

A voi un Viandante,ah PoiEo!

Anonimo ha detto...

E' proprio con un disco di Coltrane
che mi piace fare all'amore!
Anzi no è proprio con un sax che suona note di"sparatorie oppressive"che mi piace sporcare le vagine!
...quelle che hanno"il sapore comune" e che ti fottono il cervello e ancora tu non te ne sei accorto!

Super!Questa è una poesia super!

Anonimo ha detto...

...sax on the beach,sotto il sole la pelle brucch,sott' 'a luna ancor di più..

Tra l'altro sax deriva da saxeio e vuol dire DISVELARE!
Comunque,bravo il mio LorEnzo...mi piace assai...

Anonimo ha detto...

Ricordo tra l'altro che Vagina deriva da Vagineio (Vaginein all'infinito) che significa, sorprendentemente, DISVELARE!

Grasssie a tutti
LorEnzo

Anonimo ha detto...

E del resto quante signorine very nice fanno uscire pazz'e tutt'e'bboys!

Continuo il trasloco
LorEEEEEnzo

Anonimo ha detto...

trans-loco

Anonimo ha detto...

pro-loco

Anonimo ha detto...

il mostro di loco...
il gioco de "loco"
tu es loco
loco-motiva
al-loco

Fabio Paolo Costanza ha detto...

porco loco,
che bello questo giuoco,
non smettiamo più!

Anonimo ha detto...

Loco loco
loca live
Come i Ramones
il 20 noi farem!

Anonimo ha detto...

tu es un loco de mierda,
io no soi un perro, soi un hombre.
Come i ramones il daventi ci farem.

Ale O.

Anonimo ha detto...

Il Concetto

Che cos'è un HAIKU? In parole povere, è un tipo di poesia giapponese. Le sue caratteristiche sono:
- la sua struttura in 17 sillabe (5-7-5);
- il modo estremamente conciso in cui vengono espressi i concetti;
- il contenuto rivolto sempre alla natura, alla quotidianità e alla semplicità.

L’HAIKU ANTICO

L’haiku è quindi un poema di tre parti, rispettivamente di 5, 7, 5, sillabe ciascuna. Ciò deriva dal concetto che ogni emozione è un singolo, indivisibile e perfetto insieme che può essere espresso da poche, significative parole. L’haiku è stato molto influenzato dal buddismo, esprime una visione serena della natura e della vita, colte nella loro caducità e mutevolezza. La caratteristica fondamentale dell’haiku classico è quella di fare riferimento a una delle quattro stagioni attraverso un termine , il “kigo”, (riguardante la flora, la fauna, avvenimenti popolari o cibi) che stia ad indicare una precisa stagione.

L’HAIKU MODERNO

Le innovazioni portate nell’haiku dai poeti contemporanei non sono facilmente percepibili. Gli elementi compositivi e la struttura tradizionali sono molto tenaci e determinati dalla lunga tradizione: le caratteristiche fondamentali dell’haiku sembrano non cambiare, eppure ci sono alcune novità che rivoluzionano, agli occhi di un giapponese, questo genere. La più evidente è l’omissione del “kigo”, il termine indicatore di stagione, riferimento indispensabile nell’haiku classico. Senza il kigo l’haiku prende forma libera, senza di esso viene meno la possibilità di individuare nella composizione un preciso punto del tempo sottratto a quel continuo oscillare fra passato e futuro in cui il mondo si dissolve. Da parte sua il lettore è ricondotto dal kigo al momento in cui si è condensata la sensazione descritta, così da poterla richiamare e rivivere.

Bella questa cosa!
Mi devo ricredere sui Giapponesi!

Piccola Persecuzione:

Però(Compresi anche i Cinesi!)che vadano al loro paese con le loro porcherie eno-gastronomiche!
Il riso è buono perchè è al vapore!
Non perchè il riso come chicchi sia buono!

Ancora complimenti per la bellezza estetica e morale di questi stupendi versi che ci hai donato...

Fabio Paolo Costanza ha detto...

PUbblicità,dlin!Questo blog è sponsorizzato da:Jing Dond(o una cosa del genere)a Desio,Milano:mezza bottiglia di grappa di rose dopo la cena!

Anonimo ha detto...

Ah la grappa alle rose!
Ne ho (strano!) buona memoria!
L'haiku ha tra l'altro un fratello, lo Shenryu, che descrive stati d'animo, emozioni, etc etc
Roba troppo facile...

Anonimo ha detto...

Los locos
locos motivas
los colos
lo scolo

Bella la poesia Lois, risolutiva, direi.

Anonimo ha detto...

Perdono perché devo vivere





Come l’erba amara e l’oddio

Ha cercato a spuntare in me

Ma,anche se mie labbra scottavano dal sete

Una parola ‘si’ non glielo dato mai



Ogni volta che scottava come carbone

Una parola pesante,che nasce dal oddio

Lasciandola morire tra le labbra

Salvando l’anima dal morte



Quante volte nel camino ho presso le ‘botte

Dal pugno pesante del l’ingiustizia

Non mi sono persa,trovando una parola

Dare e perdonare amore a l’infinito



Il perdono non ha tempo, e l’infinita

Baci attaccati per sempre a l’amore

Oggi sonno viva, reduce di lei

Dal perdono- riflesso della LIBERTA!

Mardena Kelmendi Ormelle( Tv)

Anonimo ha detto...

saluto tutti poeti e artisti d'Italia