Poesia del giorno: Paolo Ornaghi
CHARLES
Nel pomeriggio crollo
nei caldi pomeriggi estivi mi prende la stanchezza più grande
e, per Dio, il pomeriggio crollo.
E non ho voglia e ho sonno,
un sonno che non riesco a trattenere.
Quando fa freddo, le verruche del mio spirito,
contagiano di germi
i centri commerciali pullulanti di genti
e il dolore di vivere
è la mia più bella e sincera verità
e il mio animo gonfio di birra
è più triste di tutti gli alberi di Natale spenti, morti, desueti
sulle strade del freddo.
4 commenti:
A voi dalla Brianza un altro mobiliere
E Hank Bukowski che ne ha scritta una uguale.
Ma uguale uguale.
Forse ha ragione matteo: il copyright vero segue la regola dell'Ultimo Chiuda La Porta
ABBASSO GLI "OMAGGI"
VIVA CHI TROVA LE PROPRIE PAROLE
odio i lunedi!!!!!!
soprattutto dopo serate pesanti.
ma perchè mai la poesia dovrebbe essere una "decadenza"??
Perchè sottotitolare il sito "...di poesia e di altre decadenze contemporanee?"
Sempre questa idea di sfacelo, che gira e rigira...fa molto "cool".
Ma qui ci sono veri poeti? chissà...
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