Poesia del giorno:da "Budapest"
Morta in culla(Edizione Speciale)
Stavo dormendo perché morire
è troppo facile.
Un pensiero sudato e disperato
mi butta giù dal letto
implorando il mio
aiuto.
Scatto,
corro come mai prima,
lo inseguo da pazzo
sanguinando sogni sprecati
tra ciminiere fumanti, corridoi lerci,
le bottiglie dei Vinti e le luci
agghiaccianti.
Esasperato,
esausto
però alla fine felice
ti trovo.
Morta in culla,
due aghi negli occhi.
Dove ti troverò d’ora in poi
creatura mia che continuo ad
abortire?
E’ il vino che ci fa piangere?
Tornerò a strofinare
inutilmente
il muso contro
la notte tossica e
sorella.
Ho assaggiato l’estate e
sputato via il succo:
il sole mi fa schifo,
ci fa vedere troppo.
A Budapest.
6 commenti:
Dedicata alla vostra alba
Brava la mia cucciola,mi piace giovane Fabio..quasi giovane..diciamo che dimostri un paio di lustri in più per le tue movenze,ma il tuo animo è guizzante.
Purtroppo in questi giorni non ho potuto guardare vivere e quindi oggi non ho nessuna fabula(o quelle altre strane robacce) da scriverti.
Però secondo me Rebecca e la cugina sono in realtà sorelle e il buon Massimo Draghi si è scopato il figlio per mettere a tacere le sue indagini.
La locanda Bonelli invece ha perso molti clienti dopo che uno strano nuovo cliente(un certo Cristian)ha fatto diventare alcoolizzato il buon Giovanni.
Comunque GGGIOIA,IN BOCCA AL LUPO(e limonalo duro,ne sarà felice)PER L'ESAME.
Attendo con ansia i risultati...
scrivo dalla biblioteca dell'Università Statale,ho preso 30,mi sono impadronito di un computer e io e Pozzo abbiamo la prima birra della giornata in mano.E andiamo.
vai bacco!
grandissimo
bella!
da20
BBBBBBBBIIIIIIIIIIIIIRRAAAAAAAAAAA!!!
Paolo stasera c'è, putifarre!
Ah per il 7 siamo stati invitati a performare al Ronco, stasera porto la locandina
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