lunedì 3 marzo 2008

Poesia del giorno: Davide Canzi

Rivelazioni

mi guardo,
osservo e non capisco
cosa sbaglio?
Ci dev’essere dell’altro
Oggi è strano
Mi pongo domande
Che non hanno senso
Che per quel medesimo istante
L’indomani gia sono aria fritta.

Ho pensieri densi
che si sciolgono solo in versi
noi siamo in due
uno che non parla
e l’altro che scrive
uno che sogna
e l’altro che si esprime.
Stendo pagine una volta bianche
Ora orami di inchiostro sporche.

Non mi piace essere interrotto mentre parlo
Perciò scrivo!
Non ricordo quel che ho detto 3 anni fa
ma lo sto leggendo ora!
E mi confronto adesso
nello specchio del passato.

Questo sono io
e l’altro se ne è gia andato!

6 commenti:

Fabio Paolo Costanza ha detto...

A voi Mr Da20,
buona settimana.

Anonimo ha detto...

buona giornata a tutti, rettifico una frase, "..ormai di inchiostro sporche."
scusate l'errore di battitura non me ne ero accorto...

saluti a budapest

Anonimo ha detto...

"Ma si che sono io
tre uomini diversi
uno non sono io
e gli altri due son persi
a rincorrere che cosa
ancora non lo so
me se mi dai una mano forse
lo scoprirò"

(Senòrita, Vasco Rossi)


JOHN SBRANZA

Anonimo ha detto...

"lo scenario della mia anima è la notte senza senso
e di smettere quel vizio
sarebbe bello, ma senza quell’aiuto ..
non posso + dimenticare"

JsB

Anonimo ha detto...

C'è molta introspettività in questa Poesia, rivivono e vivono belle immagini, emozioni e costrizioni...

Ci sono delle frasi in particolare come "Uno che sogna, l'altro si esprime"/"Non mi piace essere interrotto mentre parlo!Perciò scrivo"...
Però è anche vero che non si può negare "l'immaginaria somiglianza"
con la canzone di Vasco...

Rimane cmq una cosa tua personale, magari anche migliore, però spesso si scrivono cose simili ad altre(lette anche sul blog), e visto che abbiamo immaginazione da vendere non vedo perchè dovremmo "affossarci"...
Io la userei come "Dedica a.."

Belle impressioni e riflessioni Poetiche, Davide sei sempre profondissimo...


John Sbranza

Anonimo ha detto...

grazie john.
sempre onorato dei commenti su budapest.

sai che non ci avevo fatto caso alla canzone di vasco, fors eincosciamente l'ho inglobata nel mio subconscio.

e oggi per caso ho trovato un'altra poesia che secondo me parla piu o meno dello stesso tema. appena lo letta mi è piaciuta molto ed è questa:

derek walcott:


amore dopo amore

Tempo verrà
in cui, con esultanza,
saluterai te stesso arrivato
alla tua porta, nel tuo proprio specchio,
e ognuno sorriderà al benvenuto dell’altro,

e dirà: Siedi qui. Mangia.
Amerai di nuovo lo straniero, che era il tuo Io.
Offri vino. Offri pane. Rendi il cuore
a se stesso, allo straniero che ti ha amato

per tutta la tua vita, che hai ignorato
per un altro e che ti sa a memoria.
Dallo scaffale tira giù le lettere d’amore,
le fotografie, le note disperate,
sbuccia via dallo specchio la tua immagine.
Siediti. E’ festa: la tua vita è in tavola.