mercoledì 16 gennaio 2008

Poesia del giorno: Barbara Asnaghi


Alba


Mi guardo attorno.
distesa su di un materasso gelido.
un teatro di nostalgie e rimpianti.

cos'hai fatto e cosa avresti voluto fare.

respiri pesante.
sei terribilmente TU.qui dentro.

un filo di luce dalla finestra là sopra.
polvere sulle cose a te care
un sottile mantello che avvolge segreti.

pensieri buttati su un foglio accanto a me.
ecco di cosa ti devi ricordare l'indomani..

ecco chi ti sei imposto di scordare per sempre.

aspettavo l'amore.
erano le cinque del mattino.

e tu mi trovavi tremendamente stupida.

8 commenti:

Fabio Paolo Costanza ha detto...

Bellissima poesia di Barbara,le cui fotografie faranno parte di "Budapest o lamentazioni notturne",in uscita ad aprile.

Anonimo ha detto...

bella poesia mi ci trovo perfettamente inserito, l'immagine dei fogli scritti sul comodino accanto, rimpianti e ricordi prima di dormire, insonnia, e poi la persona amata in testa...
praticamente la mondaneità dei miei pensieri..
ciao a tutti..

Anonimo ha detto...

Secondo me è carina.Il "niente di particolare" che è quello che mi sembra questa poesia deriva da un fattore mio personale che non può sempre esistere un conteso d'amore ed di sentimento, se non è legato da una sensazione continua.
Questo non è uno schema, io li odio gli schemi, ma mi pare che sia un pò più retorica che reale quello che hai scritto.
Ci leggo poco di "disarmante", sembra qualcosa di leggero...

Bella la foto...

Fabio Paolo Costanza ha detto...

Io la trovo molto densa,soprattutto nella prima parte e nel finale.C'è un'aria drammatica che avvolge il tutto:il peso del passato che certe volte toglie il fiato e il senso all'oggi.

Fabio Paolo Costanza ha detto...

Sono un deficiente,ho dimenticato gli ultimi versi della poesia di Barbara,chiedo venia.Ora è completa.

Anonimo ha detto...

Il finale che hai dimenticato è straordinario, brava Barbara a presto

Anonimo ha detto...

Barbara è mia figlia.

Firmato:
Cosimo Anasghi

Barbi Asnaghi ha detto...

Barbara, pure io mi chiamo Barbara Asnaghi, ma sono Argentina. Pure io scrivo.
Strana coincidenza.

Barbara