venerdì 11 gennaio 2008

Poesia del giorno: Irene Leo


Immagine#2


Vivendo
attendo il prossimo temporale.
E' il mio occhio
aquilone dal filo lungo.
Beata allegrezza che muta le ore
accende eco e mani,
fatale speranza per ogni sole.
Sono l'immagine che vuoi.
Nel mio viso cosa vedi?


La campana dell'omega,
don don risuona
la parola tra le nari appesa,
dondola,
dondola.
Suonano alla luna,
di scirocco
i passi miei.

6 commenti:

Fabio Paolo Costanza ha detto...

Grazie a Irene per arricchire questo appartamento con l'eleganza della propria poesia.

Anonimo ha detto...

Mi piace questo stile, breve e conciso, con immagini nitide di temi ricorrenti ma non banali. E poi sì, eleganza notturna..

Anonimo ha detto...

Bell'immagine colorita del pensiero notturno che "beata l'allegrezza che muta le ore"...

Un bellissimo tono, un po troppo retoriche le immagini, ma tanto cuore, tanta tenera rabbia espressiva...

Il Mio Cizio Inutile ha detto...

Dopo avere visto Roma per la prima volta(lo so, solo ora, dopo 28 anni di vita fottuta. Perdonatemi questo peccato mortale!!!!), non so quante cosa poranno sembrarmi ancora belle. Mi sembra che NULLA potrà mai più reggere il confronto.
Grazie Fabio per l'indispensabile guida in pillole e.... e per TUTTO!!!!
Mi spiace aver perso la serata Da20 alla goccia, mi rifarò venendo alla serate Mobilieri che si terrà ai Vitelloni, luogo a me non troppo gradito... nessuno me ne voglia!!!
Un saluto a tutti i bravissimi Poeti... e Poetesse!

Anonimo ha detto...

Molto delicata ed elegante...mi fa venire in mente una donna con una veste di seta che cammina, ma forse è la stanchezza.
Spero che serata in quartiere isola sia andata alla grande. Ho bellissimi ricordi in quelle zone...

Torno a studiare.

Anonimo ha detto...

Ringrazio di cuore...con inchino e cappello in mano. Onorata

Irene Leo