giovedì 24 maggio 2007

Poesia del giorno:da "Budapest"

Un crimine


Buongiorno, disse,
aprendo di gioia le braccia al suo cielo.
E la meraviglia di
ritrovare il miele del mondo
(gli occhi di lui incastrati nella poesia di lei)
le addolcì di più ancora la voce
fresca della giovinezza.
Ma nemmeno il tempo di baciare
il primo fiore del mattino che
arrivarono le guardie e la tolsero al sole
e alle carezze dell’amore.
Lui invano si disperò e
i capelli si strappò.
Che ancora gli sorrideva
la portarono via,
incriminata di tentata poesia.
Mai più al suo fianco lui
si addormentò,
e ormai vecchio
nel ricordarla un giorno di marzo
lacrimando spirò.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Il mio nuovo giorno è oggi!
Apro le braccia al sole ma questa volte pur che mi nascondo
lo batterò sul tempo
Questa poesia me la sento addosso
sembra scritta per me questo è quello che ti fa essere un POETA...
Riesci ad avere un'oggettività allucinogena anche se ti sporchi di fango o di uischi e margherite
Queste cazzo di guardie dobbiamo mandarle a fare in culo però non sempre ci si riesce...
E' difficile proseguire
ma anche non sembrando questa è una poesia
bellissima di passione e illuminazione poetica
come sempre è di Budapest che per me è il luogo dei polizziotti in bretelle e draghi volanti stanchi di volare(che si contendono birre e focacce al baretto)!

John Sbranza

Anonimo ha detto...

il bello di john sbranza è che quando commenta una poesia,inconsapevolmente o no,ne scrive un'altra

Litzi ha detto...

Hello Fabio Paolo Costanza,
After you commented on my post, I thought I'd visit your site. I wish I could understand what you're talking about...but alas, I can't.

It's a shame that language is a barrier between us, isn't it?

Fabio Paolo Costanza ha detto...

yes,it's a shame dear Miss,but i'm looking for translating in english...hope in God!