mercoledì 2 maggio 2007

Poesia del giorno:la morte a Venezia

Der Tod In Venedig


Plinnnnn.
Salta una molla di capelli....
Si infiamma la lente morbida
di una coscienza orgogliosa:
gli occhi non serviranno più,
così, appoggiati alla fronte…

Cerca di sfuggita una tomba
perché ci vuol morir di consunzione, bianca,
e scivolerà grave la vestaglia fluttuando.
Le palpita, palpita, il bel seno biondo.
Di tutti l’ultimo filo si arrende appeso al palo delle tende
E derapa anche il morto corpicino spento:
il rigore della nipotina di Gustav!
Morte a Venezia!
La morte a Venezia sfugge al Cavallino e a Jesolo,
e si soffia via radendo le ali sulla laguna,
e palpita palpita il bel seno biondo
Morire a Venezia lo si può conseguire solamente
perché a noi di morire ci riesce solo una volta e basta
se palpita palpita il bel seno biondo
La Morte a Venezia ci vive da sempre
puntuale alle sei in calle per lo spriz
E palpita palpita il bel seno biondo
Certo che palpita!
Palpita, palpita, il seno bel seno!
Morsicata Penetrata Sconsacrata
Risucchiata
Divorata morso a morso dalle carte
Stritolata tra artigli strazianti raglio nero di bic
Inghiottita dalla notte che mi aspetta!
Plick.
…Una bolla bolla palpita nel bel seno biondo…

Stavi in piedi sul vaporetto, da bambina,
e con il dito indicavi l’acqua.


Lorenzo Balducci

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ah...guerriero