giovedì 31 gennaio 2008

Poesia del giorno: Danilo Pettinati

Eteronimi (fratelli d'alba...


Ho dato il tuo volto al mio destino
che il mondo non è cosa da ridere
e ancora certe strade mi percorrono...
ho reso cieca la notte fratello
che non ci trovi ora così miseri
solitari come un senso di colpa
ovunque t'ho cercato dentro e fuori
che ci sei qualche volta nello specchio
non sapendo che chi ascolta non sente
ho chiuso il vuoto della tua assenza
che con te non è facile spendersi
ed esser poi soli a cercare la morte
ho sciolto gli affanni nel vino, e solo
poi ho cercato la morte, dov'eri
fratello quando si è spenta la pioggia?
E dove la poesia... la nostra
che da tempo scriviamo poi la stessa
e per noi soltanto in fondo siam poeti
ho chiesto silenzio; e poi voce
e voce ho scelto di essere,
che ho bisogno di sentirmi in ciò che dico...
ho chiesto infine a tutti di andar via,
ed hanno riso nel sapermi morto,
che solo, mi dico, ha più gusto l'alba...

4 commenti:

Anonimo ha detto...

sonno,vomito,sangue.

Anonimo ha detto...

"Ho reso cieca la notte fratello......che chi ascolta non sente"
Odio all'ignoranza, perfezione imperfetta...
Danis sei un grande Poeta dei sentimenti più profondi e duri, che solo chi si sente "estromesso" e "troppo solitario per apparire" può capire e riconoscere...

Splendidamente solo...purtroppo è realtà!
Mi riconosco perfettamente nei tuoi stati d'animo...Spettacolo d'arte!

Anonimo ha detto...

Non l'elogio della solitudine, ma il dramma e lo smarrimento conscio e stabile. Pezzo bellissimo.L'alba da solo ha più gusto, ma a che prezzo.
Alla prossima, spero sarai a Genova.

Anonimo ha detto...

Grazie, è un piacere e un onore essere (virtualmente) a Budapest...
Ci vediamo (fisicamente) a Genova.
Un saluto a tutti.
Danilo.