martedì 4 settembre 2007

Poesia del giorno: Marina Minet


Trasfigurazioni


Abbiamo perso la fossa del rientro

E siamo ancora qua

Insolubili

Adiacenti in questa nebbia vaga di parole

Varchiamo in esclusione il corpo estraneo


Rinvenuto uno

Il passo disagevole al congedo

Dissuaderà la porta, credi,

Quando la strada opaca perlustrerà l’usura

Ammutolita d’impronte sedentarie

E il calco uguale sorgerà scissione


A stento, l’ossessione salirà

E arginerà lo stampo

Scelto norma con l’accuratezza

Da impagliare

Al primo franamento


Pose di curve allineate

Compiaciute, definite, misurate,

Tratteranno l’uguaglianza degli esempi

E l’occhio a motivarsi la palpebra incapace

Tratterrà il giudizio cieco

Patendo l’allergia dell’incostanza


Ricordo dieci dita strette

Due figure uguali

E imprigionata una

Senza tono di pronuncia

Né pareri.

Il labbro ossuto - diseredante -

Ai ruoli

Mordeva nel parlarmi

La salvezza sperperata

8 commenti:

Fabio Paolo Costanza ha detto...

A voi i versi splendidi dalla Sardegna di Marina.Su Youtube troverete delle sue bellissime video-poesie(consiglio vivamente "Di padre").
Riguardo al quesito notturno...sì,possono finirti le parole,non per molto però,e rimane comunque una delle sensazioni peggiori al mondo.Buona giornata fiori.

Anonimo ha detto...

Cazzo che roba sta poesia!...ma ragazzi...chi cazzo può sostenere che sia morta?!...forse gli alienati, coloro che nella frenesia del capitale non hanno più la lucidità di fermarsi davanti a qualcosa di così poco invadente ma totalizzante come questi versi. Penso che la poesia immaginifica (e questo ne è un ottimo esempio) sia qualcosa destinata a vivere insieme alle donne e agli uomini per molto tempo ancora. Nessuno di noi penso che si senta poeta, siamo alienati e annoiati quanto tutti gli altri uomini e donne, però ci sforziamo di comunicare e comunicarci qualcosa. E per questo ci sentiamo fichi. Molto fichi.

Anonimo ha detto...

anche questa new entry è veramente bella!
complimenti a marina
ovunque ci saranno pensieri di carta ci saranno incalzanti parole auliche, non morira mia la poesia finche ci sarano sognatori che viaggiano su questo mare infinito di inchiostro denso...
restare a galla è dura senza sprofondare nella banalità, ma la nostra barca ancora possiede la forza della penna e il vento scaturito dalle sensazioni forti...
c'è chi sa ben parlare e epr questo fa l'oratore, a me questa grazia non è stat concessa e mi esprimo come meglio posso con la scrittura...
che non si perde nel vento ma si fissa nel tempo.
continuiamo cosi verso il chiarore della meraviglia poetica, saggezza finale, vita natural durante...

sempre piu vicino a roma,e tra pochi giorni anche la capitale mi terra in grembo, anche se per poco,
il tempo di enunciare qualche pensiero e presentare il libro. avanti tutta!
chiunque il 19 settembre si trovi a roma è invitato alla presentazione io portero gli inviti con me, fatemi sapere...

da20- spiderman oggi è affammato verra a cena da me e saro io la sua cena!

Anonimo ha detto...

non capisco di cosa parla.

Anonimo ha detto...

Che bello...bimbo onesto-silver!

Anonimo ha detto...

Ho serie difficolta a cogliere le immagini, a dipanere il velo poetico che ottenebra il discorso.
La trasafigurazione c'è: ma in che cosa? e sopratutto cosa si è trasfigurato in belle parole?
Ovviamente ciò deriva in primis dalla mia incapacità di cogliere, ma anche da un non poco velato tentativo dell' autrice di nascondere più che svelare.
I miei gusti poetici si direzionano verso altre direttrici...
L' immaginifico è un rischio enorme: la caduta verso l' autoreferenzialità linguistica(che esclude un reale percorso di avvicinimanto alla realtà sia personale dell' autore che del circostante) è da scongiurare.
Ma questi sono assolutamente gusti personali.
Sarebbe molto utile e interessante se Marina MInet intervenisse e aiutasse chi, come me e pozzo, non sono riusciti a smuovere dal magma poetico i tasselli fondamentali di questa sua poesia(dalla suadente e ipnotica musicalità).
michele

Anonimo ha detto...

Mi appoggio al mio fratello mobiliere Miguel e al buon pozzo nel chiedere aiuto per la ricerca del significato più recondito di un pezzo davvero musicalmente sensuale.E si sa quanto io e l'amico Michi differiamo di gusti poetici...Marina il sonnambulo Ale O a nome di tutti i mobilieri e associati ti invita a intervenire e dipanare le ombre.

Ale O

Anonimo ha detto...

È una poesia complessa, me ne rendo conto.
In sintesi la trasfigurazione è una scissione in questo caso, (trasfigurazione/scissione) pur avendo significati diversi includono entrambi la particolarità del cambiamento. Necessario e vitale quando due entità vicine si annullano l’una con l’altra per intensità di sentimento e conflitto.
Madre/figlia. I rapporti affettivi molto spesso ci portano verso scelte sbagliate e un distacco interiore per quanto doloroso può aiutare a vivere meglio. Fabio, tu sapevi :-)
Scusate la sintesi, ma sono decisamente sottotono oggi.