Poesia del giorno: da "Budapest"
De rerum natura.
La mia malattia è
veleno che non si suda.
Dio ve ne scampi.
E’ una cosa che mi schiaccia,
fa male ma mai così tanto
che ne muori:
un nano nello stomaco,
benzina dentro al sangue,
un violino insistente
all’orecchio della milza.
(…)
Troppi petali il poeta ha da cogliere,
troppo sciupate però
le sue mani.
Io non riesco a capirla,
a toccarla questa voce senza volto.
Fotterne l’essenza è roba da Santi e da
filosofi psicotici.
Io ce la metto tutta.
L’intestino, il demonio e
perle colte su carne che poi alla fine è
Cielo
mi fanno
grande e niente.
La coperta è troppo corta:
questo ci hanno annunciato al
battesimo.
Purtroppo.
Sarà questione di favole, di capienze,
di parole, di smettere di guardare
prima la cenere dei corpi.
Saranno nuvole negli occhi.
Sarà quello che non ci hanno ancora
detto, sarà il pagliaccio col naso rosso
dell’amore.
Qui vi penso tutti,
e mi guardo in faccia,
e mi dà il pianto.
10 commenti:
Buon inizio settimana a tutti.Buona guarigione maestro Cizio,un abbraccio.
Le parole dei santi sono sempre troppo povere per noi altri..
Credo che anche al mio battesimo sia scivolato dalle braccia del prete...
"Saranno nuvole negli occhi"è una frase che mi emoziona di brutto..."Saranno nuvole negl'occhi".Che roba!Porca eva!
LA MALINCONIA,quella vecchia stronza,che abbiamo creato con le nostre voglie di pazzi...ora si rigenera e diventa più forte, ma può colpire solo il cuore oramai, tutto il resto è un'incantesimo per matti...e noi ci siamo abituati...
Costantemente anomala e multi-traccia è "Roba di fino"
che per me ha il sapore di una PEsca Noce un pò dura dopo una giornata di sole...
Molto "fresca"
Una ventosa Poesia di fino...
JeB
John e Sbranza
Grazie caro Bacco, oggi va molto meglio e approfitterò di questi attimi insonni per leggere qualche genuina Poesia dei miei Amici Mobilieri.
A presto.
bella poesia caro capitano
è sempre un piacere navigare tra i tuoi versi
ultima fatica, ieri sera prima di sprofondare in un sonno asettico, privo di sogni..
solo buio intorno a me. morfeo non è passato aprendermi questa notte a deciso di lasciarmi solo nel buio
INVERSO.
muore sul sepolcro
mentre uccide la sua anima
mai vede in lei un'amica
la guarda dritto in viso
le accarezza la bianca mano
e poi la bacia con fare timido
adora i suoi capelli rossi
l'ardore vive ancora
l'amore dell'altra sera
accarezzando un fiore
dorme li disteso il ricordo
l'ammira nel suo di essere distante
girandosi nel letto
al contrario
.....
provate aleggerla al contrario:
al contrario
girandosi nel letto
nel suo modo di essere distante
l'amira
dorme li disteso il ricordo
accarezzando un fiore
l'amore dell'altra sera
l'ardore vive ancotra
adora i supoi capelli rossi
e poi la bacia con fare timido
le accarezza la bianca mano
la guarda dritto in viso
mai vede in lei un'amica
mentre uccide la sua anima
muore sul sepolcro
INVERSO
grande da20!
Il pagliaccio col naso rosso sarebbe da ammazzare di legnate quel figlio di puttana!
Se lo eviti lo deridi, se gli dai corda lo ami.
Ed è in quel momento che comincia a fare il giocoliere con i tuoi organi.
Figlio di puttana!
Non si fa così/non si fa così!
Grazie Bacco, davvero. Le tue poesie sono all'altezza del dolore degli uomini
Baud,non lasciarti infestare dal naso rosso,combatti i dragoni,lacerali!
Il bastardo naso si sconfigge con la realizzazione personale!...qualcuno si sente minimamente realizzato?!...call center di merda!...voglio un mestiere, non l'alienazione in cambio di spiccioli.
Necessita di sbattimenti...e intanto il naso rosso ride di gusto. Ridi ridi, BASTARDO!
Ha ragione Povero Baud e credo che lo stesso ragionamento lo fece Ruggero Leoncavallo quando compose "Pagliacci"- Riiiidiiiii pagliaaaacciooooooo -... Personalmente a volte fanno paura altre volte mettono malinconia.
Cambiando discorso: pregiate parole Bacco, tra l'altro credo di avere pur'io un nano nello stomaco e per una volta non è Zufy.
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