giovedì 20 settembre 2007

Poesia del giorno: Alvaro de Campos


Stanotte t'ho cercata
tra le note d'un Fado,
nel riflesso rubino
di bicchieri di Porto.
Negli occhi distratti
d'una cameriera.

(Ma non riesco a trovarti
e non ricordo il tuo nome)

Con gioia ed orrore
ripenso a quel giorno,
a sordide carezze
scambiate nel buio,
alla tua voce,
ipnotica,
che parlava parole
di amore
e di libertà.

Ma presto il sogno
dovette finire,
mi mostrasti il tuo volto
spietato ed infame,
violasti,
senza pudori,
la mia
vergine mente.

Mi ordinasti di seguirti,

io decisi di obbedire.

Lasciai la mia casa,
abbandonai la famiglia,
sputai con rancore
sulla tomba degli avi.
Mi nutrii soltanto di vaghe parole
mi ubriacai senza tregua
del liquido agre
della tua scia di lumaca.

Tu sola esistevi,
all'infuori di te
soltanto buio,
menzogna e squallore.

Ma ora qui solo,
patetico e perso
nel peggior mezzanino,
di Rua Santa Marta,
non sono che un'ombra,
non sono più niente,
fantasie e visioni,
di un cadavere


inconsapevole.

8 commenti:

Fabio Paolo Costanza ha detto...

A voi Alvaro,il nostro poeta mediterraneo.La dedichiamo al buon Daventi ed alla sua spedizione nella capitale.

Anonimo ha detto...

Questa è la versione integrale della poesia (nel post manca il finale per qualche ragione...):

Stanotte t'ho cercata
tra le note d'un Fado,
nel riflesso rubino
di bicchieri di Porto.
Negli occhi distratti
d'una cameriera.

(Ma non riesco a trovarti
e non ricordo il tuo nome)

Con gioia ed orrore
ripenso a quel giorno,
a sordide carezze
scambiate nel buio,
alla tua voce,
ipnotica,
che parlava parole
di amore
e di libertà.

Ma presto il sogno
dovette finire,
mi mostrasti il tuo volto
spietato ed infame,
violasti,
senza pudori,
la mia
vergine mente.

Mi ordinasti di seguirti,

io decisi di obbedire.

Lasciai la mia casa,
abbandonai la famiglia,
sputai con rancore
sulla tomba degli avi.
Mi nutrii soltanto di vaghe parole
mi ubriacai senza tregua
del liquido agre
della tua scia di lumaca.

Tu sola esistevi,
all'infuori di te
soltanto menzogna,
follia e squallore.

Ma ora qui solo,
patetico e perso
nel peggior mezzanino,
di Rua Santa Marta,
non sono che un'ombra,
non sono più niente,
fantasie e visioni,
di un cadavere

inconsapevole.

Alvaro de Campos

Anonimo ha detto...

Davvero bella...ne so qualcosa.
Volevo dire a Florin che per Natale torniamo in patria dove ci aspettano le nostre mogli coi bambini...la cosa che non mi spiego è che partoriscono continuamente, sebbene noi manchiamo da anni!...dici che ci tradiscono?...
Quelle troie!...torniamo a Bucarest con la Hyundai Absent con il nostro cuggino giustiziere dei cuorna!...avvisalo tu Gheorghe Oshte!...buh uh uh Dan Petrescu olè Dan Petrescu olè

Fabio Paolo Costanza ha detto...

Ok,adesso la poesia di Alvaro è integra e pura.C'è stato un problema squisitamente tecnico,pardon.

Anonimo ha detto...

poesia davvero elegante,versi ben concatenati,equilibrati ed intensi,complimenti!

Anonimo ha detto...

bravo Alvaro nei tuoi versi riesco proprio a respirare l'aria lusitana, e farmi pensare, questo anche dopo la permanenza a Barcellona, che il malessere sta un pò ovunque, anche se il Lambro e la brianza lo acuiscono un pò di più. Il tuo pezzo mi regala nostalgia, ed è un sentimento che provo ora, ma meglio la nostalgia che il dolore lancinante. Anche se la nostalgia è un pò più puttana.
tema de la Notte bianca: per voi cosa è la nostalgia?è bene o male?
Intanto avviso tutti per VENERDI SERA H 21.30 AL LEGEND 54 VIA FERMI (USCITA CORMANO POI SEGUIRE MILANO SEMPRE DRITTO,DOPO IL MAC DONALD SULLA SINISTRA)IL GRANDISSIMO CANTAUTORE E MUSICO DEI MOBILIERI BODLER SARA IMPEGNATO NELLA FINALE DI ROCK TARGATO ITALIA.TUTTI A FARE IL TIFO PER LUI.

Baci

Il Mio Cizio Inutile ha detto...

Fa buio prima...

Il Mio Cizio Inutile ha detto...

Fa anche più fresco...