lunedì 11 febbraio 2008

Poesia del giorno: John Sbranza


Ombra e luce
(a Gianni, che riposi in pace ..)

Purtroppo la fortuna ha una faccia che non mi piace!
Non è bastato correre una vita intera per scontare disgrazie impossibili
d’afferrare.
Mi avveleno di dolore su sto cazzo di divano
povero di me, e di tutto il resto che non basta, e tu ..
Chissà che fine avrai fatto, magari riesci anche a ridere di me in questo
preciso momento.
Quello che davvero mi spaventa è avere un giorno una famiglia
e debiti da pagare
e Krepare di stress come mio padre dopo avermi fatto l’occhiolino.
La bellezza passa troppo tempo davanti allo specchio,
è la stupidità ad affascinarmi perché
è realmente ciò che vedi.
E mi dice: “Continua a sognare” .. Ma io Cazzo, è una vita che lo faccio ..
ma il difficile è provarlo questo Malessere costante, perché noi tutti siamo uguali,
è una Stronzata per Stronzi!
C’è chi sta bene e chi sta male, e non riesce ad esprime sensazioni
se non su fogli di carta sparsi per casa.
Questa è la mia gente, questo è il mio onore!
La nostra abilità di stare male da soli ed in Silenzio.
Le proprietà delle nostre azioni sono un gesto conseguente
del nostro corpo malato .. ed il respiro l’ho sciolto
nelle lacrime che ho venduto solitario
come un Matto.

J.Sbranza, tuo figlio

8 commenti:

Fabio Paolo Costanza ha detto...

Grande John come al solito,
buon inizio settimana a tutti.

Fabio Paolo Costanza ha detto...

Dimenticavo...visitate www.arturofiestacirco.it,
in home page c'è pure una cosina mia,
bacio.

Anonimo ha detto...

non si puo inizirae la settimana meglio di cosi.. è un'opera d'arte parla da se
complimenti john ...

un saluto a tutta budapest

Anonimo ha detto...

"La nostra abilità di stare male da soli e in silenzio e sensazioni se non su fogli di carta sparsi per casa...e poi il respiro che si scioglie nelle lacrime che ho venduto solitario come un Matto".
Penso che dire "bravo Johnny" o commentare questa poesia dal punto di vista del gusto personale sia veramente INFIMO nei confronti di tutta una serie infinita di sensazioni che escono da questi versi...
Perciò vorrei lasciare qualcosa di altrettanto personale.
Com'è personale scrivere a fine foglio "J. Sbranza, tuo figlio".

"Mio padre percorre la strada
prima che il grande portone si chiuda
la fabbrica puntuale accende i motori
il rumore dei suoi macchinari.
Anni che passano come bulloni
un poco più lenti e con le stesse emozioni
sulla catena che monta una vita sono pieni di sogni le dita.
E quanta violenza scambiata in perdono
ma quanta religione deve avere un uomo
trattenere le lacrime è cosa riuscita
"mio figlio farà un'altra vita""

Tratto dalla mia "Canzone per mio padre"

"Crepare di stress come mio padre dopo avermi fatto l'occhiolino..."

Grazie Johnny per quello che scrivi. A presto.
Tuo fratello Gianluca

Anonimo ha detto...

tutti i nodi giungeranno al pettine, tutto il dolore si stempererà in gioie dorate se la nostra anima avrà il coraggio di accoglierle, coltvarle e sopravivviere

ti sono vicino

Pornaghi

Anonimo ha detto...

Gianluca ha assolutamente ragione...ma io non solo non voglio,ma non posso commentare questa poesia dal punto di vista estetico.
Io non ho nulla di altrettanto personale e in parte "pertinente" da mettere qui ora. Posso solo dirti che leggere questi versi mi ha emozionato e voglio ringraziarti.

Anonimo ha detto...

continuare a sognare, essere affascinati dalla stupidità. Diario di un johnny, pagine di un turista a seregno, senza cartina.
Una fetta di giusta e tremenda umanità.
un prosecco per te ed uno Gianni.
vabbè meglio che lascio la bottiglia.
Un abbraccio

Fabio Paolo Costanza ha detto...

Quando la poesia aspira a Verità,
e ci va molto, ma molto vicino.
(secondo me)
Complimenti e benvenuta Federica.
Versi che toccano i nervi alla Vita.