La domenica poesia d'autore: Ugo Foscolo
Alla sera
Forse perché della fatal quiete
tu sei l'immago a me sì cara vieni
o Sera! E quando ti corteggian liete
le nubi estive e i zeffiri sereni,
e quando dal nevoso aere inquiete
tenebre e lunghe all'universo meni
sempre scendi invocata, e le secrete
vie del mio cor soavemente tieni.
Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme
che vanno al nulla eterno; e intanto fugge
questo reo tempo, e van con lui le torme
delle cure onde meco egli si strugge;
e mentre io guardo la tua pace, dorme
quello spirto guerrier ch'entro mi rugge
3 commenti:
A che punto eravamo del giorno?
La morte viene silenziosa come un'alce, dai vivi ci separa con il taglio di una falce.
lo disse foscolo
lo ribadisco
della vita il fulcro
è il sepolcro
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