domenica 16 dicembre 2007

La domenica poesia d'autore: Ugo Foscolo


Alla sera

Forse perché della fatal quiete
tu sei l'immago a me sì cara vieni
o Sera! E quando ti corteggian liete
le nubi estive e i zeffiri sereni,

e quando dal nevoso aere inquiete
tenebre e lunghe all'universo meni
sempre scendi invocata, e le secrete
vie del mio cor soavemente tieni.

Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme
che vanno al nulla eterno; e intanto fugge
questo reo tempo, e van con lui le torme

delle cure onde meco egli si strugge;
e mentre io guardo la tua pace, dorme
quello spirto guerrier ch'entro mi rugge

3 commenti:

Fabio Paolo Costanza ha detto...

A che punto eravamo del giorno?

Il Mio Cizio Inutile ha detto...

La morte viene silenziosa come un'alce, dai vivi ci separa con il taglio di una falce.

Anonimo ha detto...

lo disse foscolo
lo ribadisco
della vita il fulcro
è il sepolcro