lunedì 17 dicembre 2007

Poesia del giorno: Michele Simone


Attardarsi, sul crinale del buio,
e assecondare il silenzio e la notte:
celandosi dietro maschere oscure,
per filtrare le emozioni,
e guastarsi nascosti con le irruzioni
di risa sui visi altrui.
Ed ecco fuggire sul muro
Il guizzo veloce di un’ emozione,
scatto dall’ inerzia
verso un fulgore innocentemente
acceso
sul pallore delle tue guance.
Riveli più vita ora, sola,
perduta nel patetismo dei tuoi rimorsi
che prima,
quando carica di verecondo amore
solevi accompagnare le mie imprecazioni
con timidi sorrisi, e poi infuriata
mi spingevi al rimorso, e ci riuscivi.
Non era sudditanza emotiva,
la mia, che mi avvicinava a te?
Non era l’ inaridirsi di un’ incantevole passata
Emozione?
Non so,
e non riesco a capire.
Non resta che osservare e osservarsi e scongiurare
forse,
l’ errore.

4 commenti:

Fabio Paolo Costanza ha detto...

Si ricominicia,buona settimana, quella che verrà dopo, in onore del Natale e delle sue luminarie fatate, sarà dedicata alla dolcezza.

Anonimo ha detto...

E' difficile che io rimanga senza parole...questa secondo me è ai livelli di T'immagini di John Sbranza, per farvi capire quanto sia densa, oleosa di lacrime.
Splendidi suoni del dubbio, la musica funebre che accompagna ogni giorno d'amore...questa è la poesia che mi piace.
Grande Miky, la tua più bella in assoluto. Continuo a rileggerla...
Gianlubod

daventi ha detto...

ho provato le stesse senzazioni una volta...

e tu le hai espresse al meglio perche me le hai fatet rivivere per un'istante...
grande miguel!

saluti

Anonimo ha detto...

http://www.flashki.it/articolo.php?id=273

la compagna dei lunedì sera Fabio+Lois