giovedì 13 dicembre 2007

Poesia del giorno: Alessio Caccavale


SIGNORA M A SAN SALVATORE

Tradito, tradito di nuovo.
Dal selciato confidente cyraneo
mentre la vita sta per scappare
da un volante in corsa folle,
per recuperare il tempo perso
e mai ritrovato nei miei libri.
Perso il controllo e pronto alla morte mia,
provo a proteggere il tuo fantasma di sconosciuta,
chiuso impercettibile
dentro una cintura di sicurezza,
e trovo un pretesto per piangere
la tua nuova disparita.
Una frenata accesa,
lo strepitio delle gomme roventi,
lo sguardo impaurito di un amico
che vede il fallimento in crescendo.
Un botto,
la strada tagliata nel mezzo
come le mie palle scarne da un neo.
Poi un colpo di telefono,
freddo, cinico e spietato,
come quello che mi aspetto da
Signora M da un po’ a questa parte.
Il destino mio è questo,
intatto e lucido per vedere le mie malefatte,
integro e roccioso nel fisico,
molle e desolato nell’animo.
Il carro di Signora M sta arrivando,
magari fosse per me,
è solo per un’altra bella compagna
che se ne va senza salutare.
Tra le le rovine, bastano due sguardi.
Invano ho ricominciato a rincorrere il tempo,
sulle vie impostore di San Salvatore,
carico il cadavere con un vecchio
più utile e in forma di me
e vo via morente,
vivo più che mai.
Strizza l’occhio cieco
e vestito di uno scollato vestito
e di un aspetto elegante di donna.
mi seduce e se ne va
Ed io grasso alcolizzato,
accendo l’ennesimo lumino,
attendendo il buio eterno.

(Fotografia di Barbara Asnaghi)

9 commenti:

Fabio Paolo Costanza ha detto...

Serata stupenda,col fiore dei musicisti e dei poeti, fra flauti,armoniche,tamburi e pianoforte.
Indimenticabile,grazie.
Niente di più opportuno che questo pezzo del fratellone che sprizza sangue da ogni verso.
Provate a dire che la poesia è morta.

Anonimo ha detto...

Provate a dire che la poesia è morta!!!...accendo l'ennesimo lumino ed aspetto il buio eterno. Provate ancora a dire che la poesia è morta!...finchè non se ne può più vita mia.
Provateci ancora!...
E ancora...
E più ammazzi l'albatro
e più non lo fai!!!

Anonimo ha detto...

Ogni sera va in scena la commedia delle anime di carta pesta...inganniamo gli stranieri ma non gli amichevoli occhi invasivi dei viaggi di ritorno.
Tornare da un finto paradiso per rituffarsi nel perfido inferno della realtà.
Buon incubo a tutti.

daventi ha detto...

spiacente di non essere arrivato tardi alla serata, ma sicuramente ci sara un'altra occasione..
nel frattempo vivo in pillole giornaliere di poesia differente e varia in stile forma e contenuto.
anche oggi mi sono immedesimato tra i versi dell'oste.
saluti a tutti!
buona giornata!

Anonimo ha detto...

commento trovato sulla pagina "Amarcord"
"Per caso, ho trovato il mio nome citato in una poesia di questo blog. Non so se ce ne fossero altre di Chiara Chelini allo Zucchi in quegli anni, ma forse ero proprio io, perchè, in quarta ginnasio, ricordo bene il Balducci che sedeva all'ultimo banco vicino ad Alex D'Addea. Tempi lontani ormai, mi sembra una vita fa, tempus fugit faster than I thought.
Balducci, (se sei il Balducci che intendo io e se sono la Chiara Chelini che intendevi tu), grazie del pensiero, del ricordo, della bella poesia."

DA MATTI!!!!!!!!!!!!!

Fabio Paolo Costanza ha detto...

E' l'insostenibile leggerezza di "Budapest e i diamanti",caro Lois, che ha intrallazzi coi piani alti lassù,sopra le nuvole.

Anonimo ha detto...

si ma avesse lasciato un contatto, la maledetta!...

Anonimo ha detto...

diversa originale...sprizza contrasti di sensazioni, un modus da esplorare...

Irene L.

Anonimo ha detto...

ALBATRO VENDUTO!!!