venerdì 9 novembre 2007

Poesia del giorno: da "Budapest"


Considerazioni di un Insonne

A quest’ora la città non è mica diversa
dalla Luna:
l’unica differenza
è che non ci son bandiere da piantare,
né pianeti da scoprire.
A noi naufraghi di terra,
aborti della notte,
è stato concesso
un solo orgasmo dentro al cuore:
il resto è ricordare,
bastonarsi a sangue e
ricordare.
Imparerò Madre la normalità,
ti chiederò perdono quando
quest’estasi ipocrita
battezzata negli Inferi
Normalità
me la porterà il respiro di
una donna con una violetta in mano,
al primo sorriso
della sua esistenza.
“Eccolo, ho aspettato fino ad ora,
l’ho tenuto nascosto nella segreta eleganza
delle mie notti.
Per te, piccolo Uomo ammalato”.
Intanto le urla di un bambino bianco e morto
mi sfascian le lenzuola.
Urlano Impostore.
E laggiù, le voci degli spettri
dal Giardino dei Suicidi mi tormentano.
Madre falli tacere,
falli smettere,
falla arrivare.
Magari lì con lei,
una notte lontana da questa,
dormirò
finalmente il sonno dei
Giusti.
E baciandola ti
ringrazierò.

10 commenti:

Fabio Paolo Costanza ha detto...

Dedicata a chi oggi mi è sorella dell'anima.
Buona giornata.

Anonimo ha detto...

oggi vorrei essere sulle rive del lambro...mi sono svegliato malato di malinconia brianzola, l'unica differenza tra quegli amati-odiati tempi è l'assenza del solito mal di capo post sbronza!Conte indicami la direzione del giardino dei Suicidi!Semper Purus Mazzo

Fabio Paolo Costanza ha detto...

Fra la veglia e il sonno caro Mazzo,porterò un tuo verso sul Lambro pomeriggio.Promesso,un abbraccio.

Anonimo ha detto...

Fabio,quelle del libro sono tutte bellissime,ma questa è la più bella di tutte!
So cos'è l'insonnia,conosco i pensieri a cui porta...a presto!

Anonimo ha detto...

Un sorriso per te, piccolo Uomo ammalato...

Anonimo ha detto...

Veramente bellissima,
nel mezzo toglie il fiato.
Complimenti a tutti.

Anonimo ha detto...

L'insonnia destituisce qualsiasi condizione altrimenti veritiera di oggettività urbana e civile...Distrugge insolente i tuoi pensieri più morbidi aguzzando d'acacia il pessimismo più feroce ed innovativo...Brutta bestia!

daventi ha detto...

gia l'insonnia... brutta bestia
per fortuna sembra avermi abbandonato in questa settimana o almeno si è affievolita...
bella poesia
quando capisco queste parole...
saluti
buona giornataa tutti gli insonni ma anche ai sognatori folli...

Anonimo ha detto...

Dato che non ho molte idee mie ma condivido quasi tutto quello che Matteo Pozzoli commenta su questo Blog e dice nelle nostre rare conversazioni ho deciso di seguirlo ciecamente, persino se un giorno si buttasse nel pozzo.
Big stima per il fratello cremonese.

Unknown ha detto...

Quanto è maledetto, chi profana il tempo del sogno e si attarda nella veglia. Gli Dei mandano strani pensieri a chi indugia troppo sotto la falce di luna.